Foiano della Chiana, dove il Carnevale diventa arte
Celebre per il suo antichissimo Carnevale, a Foiano si respira un'aria medioevale senza tempo
BORGHI E CITTÀ
Alessio e Sonia
3/17/20252 min leggere


A meno di 30 minuti di auto dal nostro agriturismo è possibile visitare Foiano della Chiana, un affascinante borgo toscano ricco di storia e cultura.
Il centro storico, racchiuso da due cinte murarie, presenta i segni dell’arte rinascimentale. Da visitare la Chiesa della SS. Trinità che custodisce una tela del Pomarancio, la Chiesa di Santa Maria della Fraternita, quattrocentesca, che conserva una terracotta invetriata attribuita a Luca e Andrea della Robbia. Fuori dalla prima cerchia di mura si trova la Collegiata di San Martino che presenta, al suo interno, una tavola raffigurante l’Incoronazione della Vergine con Angeli e Santi, opera tarda di Luca Signorelli e una terracotta invetriata, Madonna della Cintola, attribuita ad Andrea della Robbia. A qualche chilometro dal centro storico, in direzione Pozzo della Chiana, sorge isolato il Tempio di Santo Stefano della Vittoria, cinquecentesco, fatto erigere da Cosimo I quale simbolo della vittoria sui Senesi nella battaglia di Scannagallo.
Il centro storico di Foiano diventa nei mesi di febbraio e marzo la scenografia di uno dei più antichi Carnevali d’Italia.


Sebbene il Carnevale di Foiano della Chiana sia relativamente recente (anni ’30) per come è conosciuto oggi, tuttavia la sua celebrazione come festa pagana della città è antichissima così come la sua esistenza già in tempi remoti sembra essere confermata da una disposizione contenuta nello Statuto della Comunità dell’anno 1539 nel quale in materia di festività si individua “il dì di Carnovale con uno di inanzi e uno di poi..”, assegnando ben tre giorni alla celebrazione.
Determinare quale sia stata la “forma” dei festeggiamenti non è ancora oggi facile: documenti relativi al 1809 rilevano che ancora a quest’epoca il carnevale foianese non veniva celebrato con particolari cerimonie ma che comunque il periodo era sentito come festivo visto che il Podestà Vulpillot emise un’ordinanza con la quale veniva permesso l’uso di maschere.
Oggi il Carnevale di Foiano della Chiana, il più antico d’Italia giunto con il 2025 alla 486esima edizione, è considerato tra le più importanti manifestazioni del genere in Italia, sia per le spettacolari coreografie sia per la sua tradizione storiografica.
Quattro grandi carri allegorici in competizione, appartenenti ai cantieri di Azzurri, Bombolo, Nottambuli e Rustici, sfilano di fronte ad una giuria formata da esperti d’arte di livello nazionale. Carri mastodontici realizzati da veri maestri della cartapesta e da tecnici della meccanica.
Le loro dimensioni, che si devono attenere rigorosamente al regolamento, raggiungono fino a un massimo di 17 metri di lunghezza, 10 di larghezza e 13 di altezza.