Arezzo

Un viaggio tra i capolavori del Rinascimento, tradizioni medievali e misteri millenari nel cuore della Toscana

Arezzo è una città che sa emozionare a ogni angolo.

Qui Piero della Francesca ha dipinto uno dei cicli di affreschi più importanti del Rinascimento,
Roberto Benigni ha girato le scene più iconiche de "La vita è bella", e ogni estate la piazza principale si trasforma nell'arena di una delle più antiche giostre medievali d'Italia.

Ma Arezzo non è solo arte e folklore: custodisce segreti millenari, da un orologio astronomico cinquecentesco ancora funzionante a una misteriosa chiesa romanica dove i Templari hanno lasciato tracce indelebili.

Basilica di San Francesco: la Leggenda della Vera Croce

Il capolavoro assoluto di Piero della Francesca
La Basilica di San Francesco custodisce uno dei tesori più preziosi dell'arte italiana: il ciclo di affreschi della Leggenda della Vera Croce, dipinto da Piero della Francesca tra il 1452 e il 1466. Questa straordinaria narrazione pittorica racconta la storia del legno della Croce di Cristo, dalla sua origine nel Giardino dell'Eden fino al suo ritrovamento da parte di Sant'Elena.

La visione prospettica di Piero, la luce cristallina che illumina le scene, i colori che sembrano sospesi nel tempo: tutto qui è perfetto, calcolato, matematicamente sublime. Le scene non seguono l'ordine cronologico ma sono disposte secondo rapporti formali e simbolici, creando un dialogo visivo che lascia senza fiato.

📍 Il Consiglio del Podere
Prenota la visita con anticipo (massimo 30 persone per turno di 30 minuti). Cerca di arrivare nelle prime ore del mattino, quando la luce naturale esalta ancora di più i colori degli affreschi. In una delle scene del Ritrovamento della Croce, sullo sfondo, Piero ha dipinto proprio Arezzo arroccata sulla sua collina: un dettaglio che rende ancora più speciale questo capolavoro.

Piazza Grande: il Cuore Pulsante di Arezzo

Tra giostre medievali, orologi astronomici e cinema
Piazza Grande è molto più di una piazza: è il palcoscenico della vita aretina. La sua caratteristica forma trapezoidale in pendenza, circondata da edifici di epoche diverse, crea un'atmosfera unica che ha conquistato perfino Hollywood. Proprio qui Roberto Benigni ha girato alcune delle scene più iconiche de "
La vita è bella", come quella della famiglia in bicicletta che attraversa la piazza suonando il campanello.

L'orologio astronomico che sfida il tempo
Sul Palazzo della Fraternita dei Laici svetta uno dei tesori più affascinanti di Arezzo: un orologio astronomico del 1552, costruito dal maestro orologiaio Felice di Salvatore da Fossato. Con tutta probabilità è l'ultimo al mondo ancora a carica manuale giornaliera. Non si limita a segnare le ore: mostra la posizione del Sole e della Luna secondo la concezione tolemaica del '500, con tre campane (una del 1300) che suonano a ritmo diverso.

Il segreto oscuro: La leggenda vuole che Felice da Fossato, dopo aver completato quest'opera straordinaria, sia stato accecato o addirittura assassinato dai committenti per impedirgli di crearne altre. La verità storica è meno drammatica: l'orologiaio tornò tranquillamente a Fossato di Vico dopo aver ricevuto il compenso pattuito. Ma la leggenda sopravvive, alimentata dalla complessità quasi magica di questo meccanismo che, dopo quasi 500 anni, continua a funzionare perfettamente.

La Giostra del Saracino
Due volte l'anno, Piazza Grande si trasforma nell'arena della Giostra del Saracino, un torneo equestre di origine medievale che vede sfidarsi i quattro quartieri della città. Il penultimo sabato di giugno (in notturna) e la prima domenica di settembre (diurna), oltre 300 figuranti in costume sfilano per le vie del centro prima della sfida: i giostratori devono colpire con la lancia lo scudo del Buratto, un fantoccio metallico rotante, evitando il suo mazzafrusto. Dante stesso ne parla nell'Inferno: "Corridor vidi per la terra vostra, o Aretini, e vidi gir gualdane, fedir torneamenti e correr giostra".

📍 Il Consiglio del Podere
Passeggia sotto le Logge Vasari, progettate dal grande artista aretino nel 1550. Qui Guido e Dora, i protagonisti de "La vita è bella", vivono la loro notte di "eventi miracolosi". Se capiti ad Arezzo il primo weekend del mese, troverai la Fiera Antiquaria, la più grande e antica d'Italia (dal 1968), con quasi 400 espositori.

📍 Eventi da non perdere
- Giostra del Saracino: penultimo sabato giugno (notturna) e prima domenica settembre (diurna)
- Fiera Antiquaria: primo sabato e domenica del mese
- Mercatini di Natale "Arezzo Città del Natale": 15 novembre - 6 gennaio (il più grande Villaggio Tirolese d'Italia)

Duomo dei Santi Pietro e Donato: Luce e Spiritualità

Dove Piero della Francesca dipinse la Maddalena
Salendo verso la parte alta della città, il Duomo si erge maestoso sulla sua scalinata, dominando Arezzo dalla cima del colle. La costruzione iniziò nel 1278 per volere del vescovo Guglielmino degli Ubertini (morto nella battaglia di Campaldino del 1289), ma fu completata solo nel 1511, con la facciata neogotica aggiunta tra il 1900 e il 1914.

All'interno, la navata centrale è illuminata da cinque magnifiche vetrate policrome di Guillaume de Marcillat (1516-1524), un'esplosione di colore che trasforma la luce in arte. Ma il tesoro più prezioso si trova nella navata sinistra: l'affresco della Maddalena di Piero della Francesca (1459), dipinto mentre l'artista lavorava alla Leggenda della Vera Croce. Una figura monumentale (190x105 cm), austera e potente, unica nel percorso del pittore.

La Cappella della Madonna del Conforto, dedicata al miracolo del 15 febbraio 1796 (quando l'immagine sacra avrebbe fermato le scosse di terremoto), è un tripudio di arte neoclassica e custodisce splendide terrecotte robbiane di Andrea della Robbia. Sull'altare maggiore troneggia l'Arca di San Donato, capolavoro marmoreo trecentesco che conserva le spoglie del patrono di Arezzo.

📍 Il Consiglio del Podere
Dopo la visita, concediti una pausa nel Prato, il grande parco pubblico tra il Duomo e la Fortezza Medicea. Da qui la vista su Arezzo e sulla vallata è mozzafiato, soprattutto al tramonto.

Casa Vasari: la Dimora del Maestro

Dentro la mente di un genio del Rinascimento
Giorgio Vasari non fu solo un grande pittore e architetto (le Logge di Piazza Grande sono sue), ma anche il primo storico dell'arte moderna con le sue celebri "Vite". La sua casa, acquistata nel 1541, è un esempio perfetto di dimora manierista dove ogni stanza racconta una storia.

Vasari affrescò personalmente le sale del piano nobile con un preciso programma iconografico: celebrare l'arte e il ruolo dell'artista. Nella Sala del Trionfo della Virtù troviamo figure allegoriche e grandi artisti dell'antichità; nella Camera di Abramo (la camera nuziale), Dio padre benedice la generazione; nella Camera della Fama, Vasari dipinse il suo autoritratto insieme ai ritratti degli artisti aretini o del territorio: Lazzaro Vasari, Luca Signorelli, Spinello Aretino, Bartolomeo della Gatta, Michelangelo e Andrea del Sarto.

La quadreria ospita opere di Vasari e dei suoi collaboratori, i cosiddetti "pittori dello studiolo" che decorarono lo Studiolo di Francesco I de' Medici in Palazzo Vecchio.

📍 Il Consiglio del Podere
Se hai il biglietto combinato (consigliato), prosegui la visita al Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate, costruito sui resti dell'Anfiteatro Romano. Conserva la più ricca collezione al mondo di "vasi corallini", la ceramica aretina che rese la città famosa in tutto l'Impero Romano.

Pieve di San Pietro a Gropina: il Mistero del Green Man

Un viaggio nel tempo tra Templari e divinità pagane
A pochi chilometri da Arezzo, nel borgo di Gropina (uno dei Borghi più Belli d'Italia), si nasconde uno dei luoghi più misteriosi e affascinanti della Toscana: la Pieve di San Pietro, la più antica pieve romanica del Valdarno.

I capitelli misteriosi
Ciò che rende unica questa chiesa sono i capitelli e i pilastri decorati con soggetti che vanno ben oltre l'iconografia cristiana tradizionale. Qui convivono episodi del Vecchio e Nuovo Testamento con simboli precristiani, etruschi e orientali. Sul primo pilastro a sinistra troviamo la chimera con la bocca spalancata, simbolo etrusco per eccellenza. Più avanti, chiari esempi di raffigurazioni di soldati templari: testimonianza del passaggio o del soggiorno dell'Ordine in questo luogo.

Il Green Man: un enigma universale
Ma il vero mistero si trova sul capitello della seconda colonna a sinistra. Qui, tra una vegetazione rigogliosa e quasi opprimente, emergono teste di animali e figure umane: un ariete, un demone, un leone, una figura umana. È la rappresentazione del Green Man, un simbolo ricorrente in culture di tutto il mondo, dall'Asia alle Americhe.
Secondo alcuni interpreti, il Green Man simboleggerebbe le forze del male che, attraverso la natura, cercano di piegare la volontà dell'uomo. Per altri è una figura legata a divinità della natura: il celtico Cernunnos, i greco-latini Pan e Dioniso, l'egizio Osiride, il norreno Odino. Oggi i neopagani lo collegano al Dio Cornuto, venerato insieme alla Dea Triplice.

Tre chiese sovrapposte
La chiesa attuale, fondata intorno all'anno Mille, sorge sui resti di due chiese precedenti visitabili nel piano inferiore: la prima del V-VI secolo e la seconda dell'VIII-IX secolo. Un luogo di culto ininterrotto da oltre 1500 anni, dove cristianesimo e paganesimo si intrecciano in un dialogo silenzioso ma potente.

📍 Il Consiglio del Podere
Questa tappa merita almeno un'ora. Porta una torcia o usa quella del cellulare per osservare bene i dettagli dei capitelli. La luce naturale che filtra dalle piccole finestre crea giochi d'ombra che rendono ancora più suggestive le figure scolpite. Se sei appassionato di misteri e storia, questo è uno di quei luoghi che non dimenticherai mai.

INFO PRATICHE

📍 Distanza dal Podere

  • Come arrivare da Chiusi

    - Auto: 80 km, circa 1 ora via SS146 e E45

    - Treno: Chiusi-Firenze, poi Firenze-Arezzo (cambio a Firenze SMN)

  • Dove parcheggiare

    - Parcheggio Pietri (consigliato): Gratuito (alcune zone) con scale mobili per il centro storico

    - Parcheggio Mecenate: €0,70/h, tariffa giornaliera €3

    - Parcheggio Baldaccio: €0,70/h, tariffa giornaliera €3

    - Parcheggio Cadorna: €1,50/h (8:30-20:30)

    - Attenzione alle ZTL: Zona A (feriali 8:30-12:00 e 17:00-20:00), Zona B (tutti i giorni 8:00-24:00)

⏱️ Dove mangiare

- Trattoria Il Saraceno (Via Mazzini 6): cucina tipica toscana, famosa per i pici all'aglione e la "nana" (anatra arrosto). Ambiente informale, ottimo rapporto qualità-prezzo

- Sotto le Logge Vasari: numerosi ristoranti con tavoli all'aperto affacciati su Piazza Grande

🌅 Consigli finali

Se capiti ad Arezzo nel periodo natalizio (15 novembre - 6 gennaio), non perderti "Arezzo Città del Natale" con il più grande Villaggio Tirolese d'Italia in Piazza Grande, mercatini, spettacoli di luci e la Casa di Babbo Natale nella Fortezza Medicea.

Se invece vieni il primo weekend del mese, perdi un paio d'ore alla Fiera Antiquaria: è un'esperienza unica anche solo per l'atmosfera. E ricorda: Arezzo si gira tranquillamente a piedi, ma è una città in salita. Scarpe comode d'obbligo!

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Scopri Arezzo in un giorno: dalla Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca alla Giostra del Saracino, passando per l'orologio astronomico e i misteri della Pieve di Gropina. Itinerario con parcheggi e ristoranti.